lezione 2 giugno

la giornata tipo di Mirco Bergamasco

PRONOMI DIRETTI E INDIRETTI


I pronomi personali, utilizzati per sostituire un nome (un oggetto o una persona), possono essere diretti o indiretti.
Pronomi diretti (Chi ? Che cosa ?): mi, ti, LO (L'), LA (L') ci, vi, li, le      
Svolgono la funzione di complemento oggetto.
·                    Normalmente si trovano prima del verbo:
Es. Li ho chiamati (loro)
      Non 
la conosco (lei)
·                    Se ci sono due verbi, oppure il verbo è al gerundio o all'imperativo, seguono il verbo:
Es. Verrò a trovarti
      Guardando
la meglio, mi sembra di conoscerla.
      Guarda
lo!
·                    Possono unirsi anche all'avverbio "ecco":
Es. Eccola!
Pronomi indiretti (a chi? A che cosa?): mi - a me, ti - a te,  GLI - a lui/ LE - a lei, ci - a noi, vi - a voi, GLI- a loro
Svolgono la funzione di complemento di termine, si usano cioè quando il verbo è seguito da a.
ATTENZIONE: mi, ti, ci, vi sono uguali ai pronomi diretti!
·                    Di solito precedono il verbo, tranne quando c'è un gerundio, un imperativo o un infinito:
Es. Non vi ho telefonato
·                    Con l'imperativo formano una sola parola:
Es. Portami il libro!
      Scrivi
gli!
      Insegui
lo!
·                    Costruzione con FARE + INFINITO: precedono il verbo FARE oppure, in presenza di gerundio o infinito, possono seguirlo e formare una sola parola, o ancora, precedere il verbo principale:
Es. Mi faccio portare un caffè
·                    Spesso si usano con il verbo ANDARE con significato di "aver voglia di", "desiderare". In questo caso, il verbo si coniuga alla III persona singolare o plurale (va, vanno):
Es. Ti va un caffè?
      Non 
le va di uscire
      Non 
ci va di andare in vacanza      Gli spaghetti non le vanno








PRONOMI DIRETTI
1) Signora Bianchi,  posso accompagnare a casa?
2) Michela,  saluto e  ringrazio per tutto quello che fai.
3) Dottor Mauri,  saluto e  ringrazio per tutto quello che fa.
4) Fabio, se perdi l'autobus  accompagno io a scuola.
5) Professore, posso aiutar a portare la borsa?
6) Va bene Ugo,  telefono appena sarò tornata a casa.
7) Quando Giorgio  ha salutati, i suoi compagni di classe erano tutti tristi.
8) Se voi siete a casa stasera, vengo a trovar.
9) Appena compro del vino,  bevo sempre tutto subito.
10) Avete già visitato i monumenti della città o  visitate domani?
11) Non  accompagno a casa, 'ho già fatto una volta e tu non hai ringraziato.
12)  hai detto che non  vuoi più vedere: per questo motivo noi non siamo più venuti a casa tua.

1) "Hai preso i giornali?" "Sì,  ho presi".
2) "Hai visto le mie sorelle?" "Sì,  ho viste".
3) "Incontri spesso Luca?" "Sì,  incontro ogni settimana".
4) "Riesci a vedermi dalla finestra?" "Sì,  vedo!"
5) "Mi ascolti,  prego!" "Va bene,  ascolto, signora!"
6) "Chi invita Sara e Alessio?" " invitiamo noi!"
7) "Mi senti, adesso?" "Sì,  sento bene".
8) Signor Rossi,  ringrazio e  saluto con affetto.

PRONOMI INDIRETTI
1) "Che cosa porti a Luana?" " porto una torta".
2) "Che cosa scrivi a Marcello?" " scrivo un'email".
3) "Che cosa offrite agli ospiti?" " offriamo un caffè".
4) "Che cosa ti portano?" " portano un regalo".
5) "Chi presenti a tua madre?" " presento un amico".
6) "Che cosa mi racconti?" " racconto una favola".
7) "Che cosa ci spedisci?" " spedisco una cartolina".
8) "Che cosa mi chiedi?" " chiedo dieci euro".
9) "Chi porti dal medico?" " porto mio figlio".
10) "Che cosa presti a Vera?" " presto un libro".

1) Avvocato,  posso chiedere un passaggio?
2) Livio non ama i dolci: non  piace nemmeno il miele.
3) Cara Marta,  scrivo dopo tanto tempo...
4) Buon viaggio, Michele,  auguro di riposarti!
5) Cinzia è molto sensibile: non  piace la violenza.
6) Da quando  hai detto la verità non riusciamo a dormire.
7) Mamma, papà,  voglio bene!
8) I miei genitori sono operai: nessuno  ha mai regalato nulla.
9) Mia nonna non sta bene: stasera  porto le medicine.
10) Filippo non si comporta bene con me, ma  voglio bene.

PRONOMI DIRETTI E INDIRETTI
1) Mentre i bambini si divertono al parco, la mamma  osserva felice.
2) Ho incontrato Luca:  ho detto che lunedì parto.
3) Non  ha ancora telefonato, sono un po' delusa.
4) Ragazzi, se non  piace il film, potete spegnere.
5) Sara,  ha contattato l'avvocato? O  chiami tu?
6) Cara,  vediamo domani sera?
7) Se le impiegate sono tornate,  avviso della riunione.
8) Valentina non crede a quello che  hai detto.
9) Il quaderno non è mio:  capisco dalla scrittura.
10) Non  piace questo gelato, non  voglio!

LESSICO
1) Da qui partono i treni.
2) Ci vado per fare la spesa.
3) Ci vado per comprare i francobolli.
4) Serve per guardare le partite di calcio.
5) Ci vado per studiare.
6) Servono per attraversare la strada.
7) C'è tanto verde, ci sono piante e giochi.
8) E' il luogo per bere fare colazione.
9) E' la "strada" di chi cammina e non usa l'auto.
10) E' rosso, arancione e verde e si illumina.

Azioni

«Cosa fa…?»
Collega la frase all’immagine. Segui l’esempio!

ABaciareBCamminareCLavare
DGuardareEScrivereFRidere
GRompereHComprareISognare
LMangiareMSpazzareNTelefonare
1 ) Angelo ride come un pazzo → F
2 ) Luca rompe le catene → 
3 ) Violetta bacia Alfredo → 
4 ) Il monaco scrive con la penna → 
5 ) Elena spazza il pavimento → 
6 ) Simone e Italo guardano le foto → 
7 ) Enrico cammina piano → 
8 ) Cesare mangia un panino → 
9 ) Antonio telefona a Elisabetta → 
10 ) Michele lava i piatti → 
11 ) Sara fa la spesa → 
12 ) Leonardo sogna i giocattoli → 

Azioni

«Cosa fa…?»
Collega la frase all’immagine. Segui l’esempio!

ABereBCantareCGiocare
DPiangereEPiangereFParrucchiere
GCorrereHCucinareIDormire
LFare le pulizieMLeggereNPensare
1 ) Roberto legge un atlante storico → M
2 ) Marina cucina il pranzo di domani → 
3 ) Damiano canta una canzone di Laura Pausini → 
4 ) Il parrucchiere taglia i capelli molto bene → 
5 ) Gustavo corre ogni giorno alle 7.00 → 
6 ) Alberto piange per il film d'amore → 
7 ) Il gatto dorme tranquillamente → 
8 ) Mario pensa sempre a tante cose → 
9 ) Adele fa le pulizie ogni due giorni → 
10 ) Agnese gioca a carte il venerdì sera → 
11 ) Maurizio suona il flauto perfettamente → 
12 ) Pietro beve la grappa di suo padre → 

Stati d’animo

«Come sta…?»
Collega la frase all’immagine. Segui l’esempio!
AArrabbiatoBAffamatoCInfreddolito
DAccaldataEMal di testaFDisidratato
GFrettaHAssonnatoIContento
LMal di dentiMTristeNPreoccupato


1 ) Angelina ha caldo → D
2 ) Giovanni è triste → 
3 ) Marcello ha fame → 
4 ) Paolo ha sonno → 
5 ) Luisa ha mal di denti → 
6 ) Walter ha fretta → 
7 ) Emanuele ha sete → 
8 ) Giorgio è felice → 
9 ) Silvio è preoccupato → 
10 ) Raffaella ha mal di testa → 
11 ) Marco è arrabbiato → 
12 ) Romeo ha freddo → 

LA TELEVISIONE ITALIANA

Il 3 gennaio del 1954, dagli studi Rai (Rai, Radiotelevisione italiana) di Torino, cominciano le prime trasmissioni della televisione in Italia.
Giusto cinquant'anni fa.
Nel 1954 gli abbonati alla tv sono 24.000.
Nel 1965 sono più di 6 milioni.
La "prima" televisione italiana è specialmente strumento di informazione e educazione e solo in piccola parte di "intrattenimento": la serata più importante è dedicata al teatro il venerdì sera. 

La pubblicità televisiva comincia nel 1957, ma ha solo uno spazio di circa 10 minuti ed è chiusa in un contenitore che si chiama "Carosello".
Dal 1960 comincia il programma "Non è mai troppo tardi", un corso per insegnare a leggere e a scrivere agli analfabeti, ancora molto numerosi.
La gestione della Rai è,
 politicamente, tutta democristiana, cioè del governo.
Fino al 1960 nessun leader di partito parla in tv. In seguito comincia "Tribuna Politica", un programma con giornalisti che intervistano i politici.
Hanno comunque successo i programmi di intrattenimento (il quiz "Lascia o raddoppia?" è un vero fatto storico). Gli sport più seguiti sono il calcio e il ciclismo.

Dal 1961 comincia le trasmissioni anche il secondo canale Rai: il punto di forza del primo canale è il teatro; il secondo canale punta specialmente sul cinema.
La tv produce anche
 grandi sceneggiati (oggi si chiamano fiction) di altissimo livello: I promessi Sposi di Alessandro Manzoni, I Miserabili di Victor Hugo, La Cittadella di Cronin,  fino all'Odisseadi Omero, hanno un successo eccezionale.
Dal 1968 (anno delle Olimpiadi in Messico) i programmi sportivi sono trasmessi in diretta.
Negli anni Settanta la Rai diventa importantissima per la produzione cinematografica (115 film prodotti solo nel 1975).
Dopo il 1968 -  per circa dieci anni - vanno in crisi gli spettacoli leggeri di intrattenimento compreso il famoso
 Festival di Sanremo!

A metà degli
 Anni Settanta nascono i primi canali privati locali (che possono cioè trasmettere solo in ambito locale per non più di 150.000 abitanti). Le emittenti private nel 1976 sono 68. Nel 1981 sono 600!


Dal
 1977 la televisione trasmette a colori.
Per reggere la concorrenza dei canali privati la tv pubblica si rinnova: eliminato "Carosello" la pubblicità comincia a diventare simile a quella dei giorni nostri.
 Nel 1979 nasce il terzo canale Rai.
Negli Anni Ottanta la
 Fininvest di Silvio Berlusconi (che ha tre tv private: Canale 5, Rete 4 e Italia 1) comincia a diffondere i suoi programmi non più a livello locale ma nazionale. In un primo momento le tre reti sono oscurate (perché la legge vieta ai privati di trasmettere a livello nazionale), ma poi il governo fa una nuova legge che permette al gruppo di Berlusconi di trasmettere in tutta Italia. Dopo il monopolio della Rai comincia così il duopolio Rai-Fininvest.

Esercizio 3: Scrivere il plurale di nomi e articoli(abbiamo scritto in grassetto quelli che hanno qualche irregolarità)



lo studio 

la legge

la trasmissione 

la produzione

la crisi 

il film

lo spettacolo 

il monopolio

l'emittente

lo schermo

la concorrenza

il colore

la rete

il livello

il governo

il momento 

il cinema

lo sport

lo sceneggiato 

il canale

il quiz 

il punto

il giornalista

il politico

il leader

il partito

l'analfabeta

il governo 

il corso

la fiction 

il contenitore

il programma 

lo spazio

il minuto

il teatro

la pubblicità 

la serata

il venerdì 

l' informazione

la parte 

l'abbonato

lstrumento 

la televisione

l'anno

Esercizio 5: Completare con la preposizione DI,
semplice (di) o articolata (del, dello, della, dell' , dei, degli, delle


1. 
Nel 1954 cominciano le prime trasmissioni ______ televisione in Italia
2. Nel 1965 gli abbonati alla televisione sono più ______ 6 milioni
3. La pubblicità ha solo uno spazio ______ circa 10 minuti
4. Politicamente la gestione della Rai è ______ governo
5. Il punto di forza ______ primo canale è il teatro 
 
6. La tv produce grandi sceneggiati ______ altissimo livello
7. A metà ______ Anni Settanta nascono i primi canali privati locali
8. Per reggere la concorrenza ______  canali privati la tv pubblica si rinnova
9. La pubblicità comincia a diventare  simile a quella ______ giorni nostri
10. Una nuova legge permette al gruppo di Berlusconi ______ trasmettere in tutta Italia

 

Esercizio 6:Completare con la preposizione A,
semplice (a) o articolata (al, allo, alla, all', ai, agli, alle


1. Nel 1954 gli abbonati ______ televisione sono 24.000
2. Il venerdì sera è dedicato ______ teatro
3. "Non è mai troppo tardi" è un corso per insegnare ______ leggere e scrivere
4. Fino ______ 1960 nessun leader di partito parla in tv
5. Dal 1977   la televisione  trasmette ______ colori
6. La pubblicità comincia a diventare simile ______ quella dei giorni nostri
7. Negli Anni Ottanta la Fininvest comincia _____ diffondere i suoi programmi a livello nazionale
8. Una nuova legge permette ______ gruppo di Berlusconi di trasmettere in tutta Italia 

Esercizio 7: Scrivere il singolare delle seguenti 10 espressioni 



Le prime trasmissioni televisive

Le pubblicità cominciano nel 1957

I programmi sportivi

Gli sport sono seguiti

I primi canali televisivi

Le televisioni private

I grandi sceneggiati

Le produzioni cinematografiche

Gli spettacoli leggeri

Le emittenti locali

La televisione pubblica

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